giovedì 16 agosto 2012

UN FINESETTIMANA QUASI ANOMALO

Per la prima volta dopo un mese e mezzo di viaggio sono stato male, ma male male male (cit. Abatantuono).
Non so cosa ho mangiato ne' so quando sia cominciato, ma per due giorni sono stato tra la tenda e il primo bagno disponibile. E' da mettere in conto quando si viaggia, credo. Comunque Pirenopolis era carina, una cittadina ben tenuta, in mezzo ad un paesaggio da sogno, vicina a tante cascate e sede di un festival gastronomico (a cui come potrete immaginare non ho partecipato).

La cosa particolare, pero', di questi ultimi giorni erano i miei compagni di viaggio, o meglio, le mie compagne.
Che situazione: io in casa con 7 ragazze <<sessualmente orientate>> (a.k.a. lesbiche).
<<Il sogno di ogni uomo>> direte voi. Beh ricordatevi lo stato in cui ero io, e immaginatevi gli usi ed i costumi di un branco di donne <<sessualmente orientate>>. Bevevano birra e fumavano fin dal mattino. Facevano discorsi da Bar sport, guardavano i culi delle ragazze e commentavano in una maniera che neanche il piu' viscido dei vari Sergio Vastano che incontriamo ogni giorno per strada in Italia le poteva battere. Verso le 2 del pomeriggio erano gia' belle svarionate a prendere il sole e limonare tra loro.

<<Il sogno di ogni uomo>> continuerete voi. Beh ricordatevi che di solito una coppia lesbo e' composta da una donna piu' <<femminea>> (ma dove mortacci sono le virgolette sulla tastiera brasiliana) ed una di solito piu' mascolina. Insomma e' stata un' esperienza strana. Comunque nonostante il mio sesso e nonostante la mia eterosessualita' sono stato accolto bene. Alla fine ero consapevole di essere in una situazione in cui raramente un uomo si ritrova, e quindi mi sono divertito a esplorare questo mondo.

Dopo questo weekendino felice tra cascate, mal di stomachi, e limoni saffici, sono tornato a Brasilia. Sapevo che sarei dovuto andare via. La mia prossima destinazione non l'avrei scoperta fino al giorno successivo, quando mi sono imbarcato per un viaggio in autobus di 24 ore. Ma questa e' un' altra storia.

ilmolinari

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