lunedì 7 gennaio 2013

INVIDIA NOTTURNA

La cosa strana è che non mi aspettavo di essere qui adesso. Dicono che chi dorme non piglia pesci. Beh penso che di notte la pesca sia ottima. Sono da solo nella cucina di casa mia. Tutto il resto è silenzio e un rubinetto che ticchetta (non è un cliché, davvero c'è un cazzo di rubinetto che ticchetta, mi sembra di essere in un film di Tarantino). Ok c'è anche il ronzio del frigorifero.

Ma meno male che sono sveglio! Se dormissi non potrei ascoltarmi.

Oggi ho provato invidia. Quando viaggiavo a livelli molto bassi stavo sentendo invidia per quelle persone che a 28 anni hanno fatto qualcosa di importante. Come i calciatori. Quanti anni c'aveva Shevchenko quando ha infilato Buffon a Manchester godendo come un riccio tra le braccia di Nelson Dida. 23? Micheal Jordan ha vinto il suo primo titolo a 28 anni. E i musicisti? Cazzo Hendrix è morto a 27 anni! E Jim Morrison, e Jesus!
27 anni cazzo.

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Penso a Micheal Jackson, Bob Marley, Ray Chales. Alla mia età erano già "degli imprenditori da shoogno" (cit. Crozza). Ayrton Senna quanti anni aveva quando ha vinto il primo mondiale? Vado a vedere su wikipedia. 28 cazzo. Vuoi dire che il sorpasso a Prost, quello in cui si toccano quasi, che sembrano delle libellule invece che delle macchine, Ayrton c'aveva 28 anni?
Queste sono le informazioni che rischiano di non farti dormire per un'altra ora.


 http://newsimg.bbc.co.uk/media/images/46612000/jpg/_46612109_classicf1japan512.jpg


Cheppalle sta cosa del "Quanti anni c'aveva...?" Da quando ci sono quei cazzo di aggeggi i-touch non si fa altro che scommettere sull'età anagrafica di Pupo e queste stronzate qui. Ma chissenefrega dico io! E perchè lo facciamo?  Ci confontiamo con gli altri. Per capire come siamo e come andiamo cerchiamo come punto di riferimento gli altri, prima che noi stessi. Lo impariamo fin da piccoli.

"Numeriiiiiiiii due!" e i due bambini si scaraventano sul fazzolettino. Uno un po' più cicciottello, ma più scaltro. Un altro un po' più magretto, ma più agile. Il cicciottello esita un primo istante. Il magretto vede che l'altro è in difficoltà e arriva affannato per primo alla pezzuola. Ma il cicciottello non ci sta e contrattacca. Si scaraventa sul magretto ambendo al fazzolettino. Il magretto si divincola buttando un occhiata alla maestra di storia (per l'occasione nelle veci della maestra di ginnastica) e si accascia sopraffatto facendo cadere gli occhiali di plastica. La maestra, mentre divide i due, si chiede se quello che sta vedendo sia il preludio dell'invasione di una altra generazione di stronzi che un giorno salirà al potere.

Beh comunque non mi preoccupo. mi sa che anche questa notte accetto quello che c'è. E c'è che ho la barba, che sto scrivendo, che sto bene, che ho tutto quello di cui ho bisogno, e che per questo ringrazio.